Testo e ricetta a cura di Chiara Bove
O magari, se siete tra gli adepti fortunati, friggitrice ad aria. Io purtroppo no, un po’ perché ho un bel forno ed un po’ -soprattutto, non saprei dove metterla.
È estate, fa caldo, voglio cucinare tante cose e tutte insieme perché quando accendo il forno è una volta per tutte. Porziono ciò che cucino e lo congelo per future serate in cui la voglia di cucinare è lontana e la fame è tanta. Verdure di stagione, peperoni, melanzane, zucchine, pomodori, cipolla e del bel basilico: la ratatouille è ben servita.
Per essere buona una vera ratatouille deve avere una buona dose di erbe aromatiche quindi non abbiate paura.
Inizio decidendo la grandezza del taglio delle verdure: normalmente si procede per un taglio abbastanza piccolo ma io ho una vita, quindi decido subito di procedere per un taglio grande, abbastanza grande.
Ho tagliato le melanzane a fette abbastanza larghe e le ho messe a spurgare cosparse con del sale grosso in uno scolapasta, qualche ora fa, non è un passaggio obbligatorio per chiunque quindi sentitevi libero di saltarlo. Le lascio da parte e inizio a tagliare le altre verdure, accendo anche il forno a 200 gradi in modo da averlo pronto una volta terminata la preparazione dei vegetali.
Taglio i peperoni a quadratini di altezza poco inferiore ai 2 cm a cui ho tagliato le melanzane, che con la cottura si ritireranno. Le zucchine romanesche sono deliziosamente piccole quindi mi basta tagliarle a rondelle da circa 1 cm. Ho messo da parte i fiori delle zucchine, li aggiungerò direttamente a cottura quasi ultimata. A questo punto prendo le melanzane spurgate e le ritaglio in quadratini, il sale ormai sciolto agirà da condimento.
Preparo delle teglie con carta forno, ciascuna per una verdura. In una bowl metto le melanzane e le condisco con l’origano, non aggiungo olio per questa versione facilmente digeribile della ratatouille.
Sistemo le melanzane su una delle teglie e procedo nello stesso modo con zucchine&timo, peperoni&maggiorana, aggiungendo questa volta il sale. Cuocio le verdure al forno per circa 15-20 minuti.
Procedo quindi a tagliare i nostri bei pomodori a dadi di circa 1 cm e li metto da parte, i cipollotti li taglio nel lato lungo in modo da ottenere quasi degli spaghetti.
Metto sul gas una padella, o casseruola, capiente, inizio a soffriggere i cipollotti nell’olio. Appena sono biondi aggiungo la passata, non aggiungo sale al momento, visto che le verdure sono già state salate. Faccio cuocere la passata di pomodoro per circa 5 minuti a fuoco medio, aggiungo quindi il concentrato e una tazza d’acqua.
Le verdure a questo punto sono pronte e le verso nel pomodoro facendo attenzione a non scottarmi.
Aiutandomi con un cucchiaio di legno mischio per bene le verdure e solo adesso aggiungo il pomodoro a dadi ed i fiori di zucca. Aspetto sempre l’ultimo momento per questi due ingredienti, ho sempre paura di perderli nella cottura.
Mischio tutto di nuovo per bene, assaggio ed aggiusto di sale se devo, aggiungo il basilico tagliato a pezzi grandi e lascio coucere tutto insieme per altri 10 minuti a fuoco lento, se le verdure sembrano aggiungo un po’ d’acqua senza paura. In una ratatouille classica con le verdure cotte nell’olio questo non succede, richiede però tempi più lunghi di preparazione e soprattutto di recupero dopo il pranzo. La mia passione per i pisolini pomeridiani preferisce l’opzione originale fritta nell’olio, i colleghi in compenso non sono quasi mai d’accordo.
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