Gli agretti sono tra quelle verdure che riusciamo a reperire per un periodo breve dell’anno e quando questo arriva è per me pura frenesia. Penso solo che devo comprare gli agretti perché poi se ne riparla l’anno prossimo, ma già al terzo pasto quasi me ne pento perché: come li fai gli agretti se non all’agro? E quindi ci ho fatto la pasta.
Ho iniziato frullando il pangrattato con il prezzemolo e i pomodori secchi nel mixer con l’aiuto dell’olio. Il pregio di un pangrattato fatto in casa è che non è completamente polvere risultando quindi più piacevole e scrocchiarello al morso. Si possono usare anche taralli, grissini o schiacciatine rimaste abbandonate da quella merenda di qualche giorno fa. Sconsiglio invece l’uso di gallette di mais o riso, non ci vogliamo avventurare su quella strada perigliosa. Siccome cerco un bel crunch e non voglio l’effetto sabbia tipico del pangrattato asciutto decido di tostarlo in padella a fuoco moderato. Lo tolgo dal fuoco quando è di un bel colore nocciola e lo metto da parte.
Preparo gli agretti alla cottura lavandoli e rimuovendo le parti più legnose, se sono avanzati degli agretti all’agro usate pure quelli senza porvi troppi problemi, è tutto buono. Non è necessario pre-lessare gli agretti ma siccome io sono un po’ fessa l’ho fatto: sono talmente fini che si cuociono tranquillamente in padella ma io sì, ci ho pensato dopo.
Quindi a questo punto, messa su l’acqua per la pasta, inizio a friggere gli spicchi d’aglio nell’olio, in una bella padella capiente. Faccio imbiondire l’aglio per bene e aggiungo i filetti di alici. Con l’aiuto di un cucchiaio di legno ne rompo la metà, facendoli diventare una poltiglia e aggiungo gli agretti con un po’ di sale. Rimuovo l’aglio dalla padella e butto gli spaghetti aspettando la loro cottura. Una volta scolati li ripasso in padella per farli insaporire per bene e aggiungo il peperoncino, io uso quello in polvere quindi non lo soffriggo per non bruciarlo. La qualità, quantità e grana del peperoncino trovo siano questioni più personali della grammatura della pasta quindi procedete sempre secondo il vostro palato.
Prima di impiattare aggiungo metà del pangrattato e salto di nuovo la pasta per amalgamarlo, il resto lo uso poi direttamente sul piatto perché evitare il parmigiano non significa mica evitare l’effetto parmigiano. Buon appetito.
Ricetta di Chiara Bove
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